visto e sentito in giro: Domenico è sempre Domenico

mercoledì 23 aprile 2008

Domenico è sempre Domenico

Signora (uscendo dal bar): Arrivederci, Danilo!
Barista (dopo l'uscita): Oh, 'nc'è niente da fa'. Quista son du' anni che me chiama Danilo. Ancora n'n ha capito che me chiamo Domenico.
Cliente: E tu mette la targhetta su la giacca con su scritto 'Domenico', no?
Barista: Sie. Così quella appena lo vede me fa: Danilo, com'è che sul cartellino c'he scritto 'Domenico'?

--bar s. martino in colle

sentito da: andros

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POESIA

Plebiscito

Nei dormitori per i turisti francesi

incalzano i muratori rumeni

aspettiamo ogni giovedì notte

per ubriacarci con l’inconsistenza della birra chiara

e molestare i nostri fegati con panini di carne equina

sniffando lo smog e la polvere della Sicilia

ti aspetterò lungo la statale verso Gela

mentre vomiterai dal culo gli stravizi di una vita

ti aspetterò lungo la statale verso Gela

mentre ti immaginerai la fine del mondo sulla litoranea

e i terremoti e i negozi dei cinesi

e le pompe di benzina chiuse alle 6 del pomeriggio

e le raffinerie e le cene dai mafiosi

e le tragedie sulla Salerno Reggio Calabria

stai pronunciando tutti gli accenti fuori posto

e io vorrei che lui si addormentasse dopo la sigaretta di metà giorno

e io vorrei che tu alzassi a tutto volume

e definissi scientificamente la voce di Cerruti

una tesi sugli Squallor,

dobbiamo rapire Arbore,

dobbiamo fare qualcosa per l’umanità,

abbiamo firmato l'armistizio ai venditori di tappeti

faremmo bene a smetterla di dormire negli ostelli di Catania

tanto non impareremo mai il nome di chi li gestisce

ma almeno ci possiamo fare la doccia

ti prego adesso aspetta una decina di minuti

giovedì sta per finire

a mezzanotte ci sono gli scatti

passeremo da eccezionali a formidabili

(Bepe Ronaldo)